Copia della Maison-Atelier progettata Le Corbusier per il pittore Amédée Ozenfant
Il livello più basso è destinato all’ambiente soggiorno-pranzo e agli spazi di servizio; la zona più privata è invece collocata ai piani superiori. Un’area di disimpegno e distribuzione, posta lateralmente, consente la fruizione piuttosto indipendente dei vari raggruppamenti per unità funzionali degli ambienti. Le Corbusier aveva già osservato questo modello distributivo in contesti culturali e geografici differenti, ad esempio nelle strade di Parigi ed in particolare nella versione ottocentesca della casa-atelier, tipica residenza degli artisti che adattavano l’organizzazione della casa a schiera medievale alle esigenze del proprio lavoro. In questi edifici una grande parete di vetro illuminava il laboratorio creativo, costituito da un ambiente a doppia altezza con un soppalco adibito a deposito o camera da letto. La casa Citrohan immaginata da Le Corbusier deve essere semplificata al punto da consentire la standardizzazione degli elementi costitutivi, con grandi aperture alle estremità e muri portanti laterali completamente ciechi. Scrive l’architetto: «Le finestre, le porte devono avere dimensioni normalizzate, i vagoni ferroviari, le automobili ci hanno dimostrato che l’uomo riesce a passare per delle aperture strette…». Insomma la casa deve trasformarsi in una vera e propria “macchina per vivere”. Sia Le Corbusier che Ozenfant fanno risalire nei loro scritti l’idea dell’organizzazione di questa casa all’osservazione del bistrot (caffè) della rue Legendre, un piccolo locale con una vetrata che occupava tutta la facciata, un alto soffitto principale, che concedeva libertà allo sguardo, e piccoli ambienti con il soffitto ribassato che creavano invece raccoglimento e intimità.Il tema principale affrontato da Le Corbusier nella casa per il pittore è quello della luce. La struttura è realizzata in cemento armato, con muri a doppio strato, espediente utilizzato probabilmente per la coibentazione termica e acustica, e finiti a spruzzo. Seguono immagini di studio, modellazione e rendering della Maison Ozenfant del 1922.